Posts tagged ‘destinatario’

26 marzo 2012

La proposta di progetto

di redattorediturnon

La proposta di progetto è un documento nel quale l’autore sottopone al destinatario un’idea o un’iniziatava da reallizare.

La proposta del progetto deve:

  • Illustrare in modo chiaro e semplice l’iniziativa;

  • Essere persuasiva.

Può essere divisa in due parti, la fase iniziale, più sommaria, seguita da una fase avanzata, che prevede una proposta più dettagliata.

Deve essere organizzata tenendo conto che verrà letta da più destinatari, quali:

  • I responsabili dell’approvazione;

  • I tecnici che sono in grado di valutare la fattibilità del progetto.

Schematizziamo ora la struttura della proposta di progetto.

  1. L’introduzione: nella quale troviamo i presupposti, la soluzione, i destinatari, i punti di forza ed i risultati attesi.

  2. La descizione dell’iniziativa: che è la parte più tecnica;

  3. Le risorse necessarie;

  4. Tempi di attuazione;

  5. Costi;

  6. Garanzie.

26 marzo 2012

Come è organizzato il testo scritto

di redattorediturnon

Il testo scritto è la base tecnica nella quale tradizionalmente è depositata la nostra cultura.        

I sei elementi sempre presenti in ogni forma di comunicazione e scrittura possono essere sintetizzati in questo schema, creato dal linguista e semiologo russo Roman Jakobson:

REFERENTE (contesto e contenuto del nostro testo)

MESSAGGIO (l’oggetto che viene prodotto)

MITTENTE    ———->    DESTINATARIO

CODICE (insieme dei segni usati per comunicare)

CANALE (l’insieme dei supporti fisici e tecnologici che permettono l’arrivo del messaggio)

A seconda di quale di questi sei elementi risulti preponderante nel testo, si parla di diverse funzioni:

Se prevale…

il messaggio ha funzione…

mittente

espressiva

destinatario

conativa

referente

referenziale, informativa

messaggio

poetica

canale

fàtica

codice

metalinguistica

24 marzo 2012

Diverse situazioni comunicative ( Processo di scrittura, fase 1: progettazione )

di redattorediturnob

Argomento, scopo e destinatario definiscono il profilo del testo

Mantenendo come codice la lingua scritta e come argomento l’energia eolica, inseriamo il profilo del testo che risulta dalla composizioni delle seguenti variabili:

  • Scopo: Informare/intrattenere/persuadere
  • Destinatario: Pubblico adulto di esperti/Pubblico adulto generico/Pubblico di ragazzi delle scuole elementari

 

N.B: Le caselle contenenti testo in grassetto erano già compilate dalla docente alla scopo di fornire un esempio per l’esecuzione dell’ esercizio. In quelle rimanenti i dati inseriti sono tratti ognuno da un diverso file fatto pervenire dagli studenti sul forum del portale durante l’esercitazione.

Informare Intrattenere Persuadere
Adulto esperto Impiantistica innovativa…Presentazione e delucidazioni su nuovi impianti e metodi di applicazione (intervista ad un esperto del settore) Quel sogno che ci mulinava nel cervello…Uno dei pionieri del settore racconta l’avventura della sua prima installazione (articolo su rivista specializzata) Il cammino dell’eolicoTappe dell’evoluzione dell’energia eolica con relativi successi e pregi (testo pubblicitario corredato da immagini)
Adulto generico Che cos’è l’energia eolica? (inserto scientifico di un quotidiano) Io e l’energia eolica(testimonianza sul posto di un turista interessato alla produzione d’energia eolica su rivista turistica) Quanto conviene l’energia eolica(articolo su settimanale)
Bambino Alla scoperta del vento e della sua forza(cartone animato a scopo didattico) Peter e il mulino a vento(favola in libro per ragazzi) Usiamo energia pulita(testo collettivo per un cartellone per una mostra scolastica sull’ambiente)

Indicare in ogni cella il genere testuale (ad esempio “articolo di opinione”, o “relazione”, ecc.) e il canale (es. “rivista specializzata”, “libro”, “manifesto pubblicitario”, ecc.)

22 marzo 2012

Processo di scrittura

di redattorediturnob

PROCESSO di SCRITTURA

Sarà la nostra guida al fine di realizzare la nostra proposta di progetto.

Un tempo nessuno avrebbe mai pensato che la scrittura potesse diventare un argomento didattico, ma parlare di processo di scrittura e pensare di poterlo descrivere è stata la svolta decisiva: se posso descriverlo posso anche far sì che sia riproducibile; quindi la scrittura è insegnabile.

Questo non significa che non esistano doti innate o che non si possano migliorare le proprie capacità attraverso ad esempio la lettura, ma con l’aiuto del percorso didattico, è possibile fornire strumenti e conoscenze sufficienti a tutti per il raggiungimento di un livello soddisfacente.

FASI:

  1. PROGETTAZIONE
  2. STESURA
  3. REVISIONE

Le fasi 1 e 3 sono fondamentali, ma spesso poco considerate.

La tripartizione è di per sé astratta in realtà perché sono fasi che si possono ripresentare durante la stesura del testo, non c’è un andamento lineare.

FASE 1:

Definizione del contesto della situazione comunicativa:

–        ARGOMENTO (cosa voglio/devo dire, confini entro i quali devo stare)

–        SCOPO (cosa voglio/mi è chiesto di ottenere)

–        DESTINATARIO

(vedi es. “Diverse situazioni comunicative”)

Valutazione dei vincoli del contesto:

–        Scadenza

–        Carta/web

–        Lunghezza

–        Lavoro di gruppo (es. il lavoro risultante deve essere omogeneo, dobbiamo usare gli stessi strumenti) o individuale

Devo cercare di ottenere il maggior numero di informazioni possibili.

Definizione dei contenuti e della struttura del testo:

–        SCALETTA: è il punto di arrivo della progettazione del testo, può essere il momento in cui il progetto “esce fuori” cioè lo mostro, lo sottopongo a revisione.

Per arrivare alla scaletta ci sono due metodi:

      1.  TOP-DOWN: parto dalla scaletta, uso la struttura come guida per la definizione dei contenuti, è il metodo giusto da usare quando ho già una struttura rigida definita o degli ambiti precisi. Esempio più estremo: compilazione di un modulo.

     2.  BOTTOM-UP: mi faccio guidare dai contenuti, metto insieme i contenuti simili e comincio a salire per arrivare alla struttura, in genere questo metodo consente di arrivare a soluzioni più originali.

Quale metodo usare? Dipende anche dalle nostre capacità cognitive e creative.

Ci è permesso anche, tenendo ferma la struttura, di lavorare in modalità Bottom-Up tenendo presente quali sono i contenitori/confini entro cui muoversi; ciò implica un certo grado di libertà che sarà comunque un po’ limitata: sappiamo quale sarà la struttura di massima ma al suo interno possiamo decidere noi come organizzarci.

(vedi es. “Brainstorming”)